sabato 31 luglio 2010

Baristi. Alcool e licenze.

FOTO: hbierau

I baristi mi son sempre stati simpatici.
Dietro il bancone hanno le chiavi della felicità.
E nei film hanno sempre le battute migliori.

Per questo vigono tre feree regole:
Uno. Sorridi sempre al barista.
Due. Non me la ricordo.
Tre. Mai uscire col barista.

E come al solito sarebbe stato meglio seguirle.

In Australia hanno qualche problemino con l'alcool.
Per fare il barista serve la licenza. Un giorno di corso. Per imparare cosa sia un drink standard.
Se qualcuno si ubriaca e causa dei danni il responsabile è chi gli ha servito da bere.

Elementare Watson.
Il colpevole è il barista.


Non ho ancora capito se sia una trovata geniale o meno.

venerdì 30 luglio 2010

Dolcissimi momenti. Torta Pavlova.


Mi piace cucinare. Specialmente per gli altri.
Lo faccio anche a casa degli amici.
Automaticamente.
Ad un certo punto mi alzo.
La mia vena terrona inizia a pulsare. Apro il frigo. E inizio a cucinare per tutti.

"Scusate. Non vi ho neanche chiesto cosa volete."
"Non ti preoccupare. Si vede che sei una brava cuoca. Sei bella in carne."

Ah. Meno male che ci sono gli amici.

La torta Pavlova è stata ideata da uno chef di Perth in onore di una famosa ballerina russa.
Anche se un dolce a base di meringa, crema pasticcera e frutta non mi trasmette esattamente l'idea di leggerezza.

Ingredienti:
1. Tre albumi
2. Cento cinquanta grammi di zucchero semolato
3. Un cucchiaio di maizena
4. Un cucchiaio di aceto di vino bianco
5. Fragole fresche (frutta a piacere)
6. Panna fresca
7. Crema pasticcera

Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. Aggiungere a poco a poco lo zucchero. La maizena. L'aceto.
Foderare una teglia con carta forno. Formare con gli albumi montati a neve un cerchio lasciando i bordi più alti rispetto al centro.
Forno ventilato a 120° per 2 ore circa.
Far freddare la meringa.
Riempire l'interno di crema pasticcera. Montare la panna e stendere su tutta la torta. Decorare con la frutta.

Sembra facile. Ma la meringa è infida e bastarda. Sul più bello s'affloscia.
Serve una certa esperienza.
Ma ne vale la pena.

giovedì 29 luglio 2010

La valigia quattro stagioni.


Alle prese con l'incubo di ogni donna.
La valigia.
Ventitre chili per quattro stagioni.
Missione impossibile.

Continuo a riempirla. Svuotarla. E dire addio ad un necessario capo d'abbigliamento. Sperando che questa volta ci sia spazio per tutto.

Per il momento sono riuscita ad inserire, in ordine sparso:

1. Tre maglioni pesanti.
2. Calze di lana.
3. Cappellino. Sciarpa. Guanti.
A Sydeny è inverno.

4. Lenzuola.
5. Asciugamani.
6. Infradito.
Va bene il couch surfing. Ma c'è un minimo d'igiene al quale non riesco a rinunciare.

7. Pantaloni neri e camicia.
Abbigliamento semi-serio per ogni possibile lavoro. Non posso sperare di fare solo il muratore.

8. Giacca.
9. Stivali. E un paio di scarpe estive.

10. Un quantitativo illimitato di jeans. Che vanno sempre bene.
11. Un quantitativo illimitato di magliette e canottiere. Per lo stesso motivo.

12. Costume da bagno.
13. Pantaloncini corti.
14. Vestitini.
E che cazzo. Da qualche parte sarà pure estate. No?!

14. Beauty case. Phone con diffusore. Per la mia chioma fluente e ribelle.
15. Amico-Mac. Con inutili accessori.
16. Talìa. La mia reflex.

Venni. Vidi. Vinsi.
Si chiuse.

Ip ip urrà.

mercoledì 28 luglio 2010

Incontinenza verbale


Comunicare. Con ogni mezzo. Ad ogni costo.

Non ero una bambina comunicativa. Crescendo son diventata logorroica.
Parlo. Parlo. Faccio un sacco di rumore.
Uso ogni mezzo a mia disposizione.
Ma non sempre comunico.
Quasi mai.

Preferisco ascoltare. Guardare. Leggere. Conservre dentro di me.
Non sembra molto credibile.

Ma odio stare al telefono. Mi distraggo facilmente.
Qualsiasi cosa sul mio campo visivo distoglie la mia attenzione.
Mi dimentico di rispondere ai messaggi.
Di richiamare le persone.
Di raccontare.

Il telefono suona. Provo un brivido di invasione.
Poi passa. Ma è la prima sensazione. In assoluto. Veloce e fugace.

Vado in Australia. Spero di venir perdonata quando non rispondo.
"Il telefono non prende. Il fuso orario. Il lavoro..."

Non ho più scuse. Hanno inventato un telefono che prende anche nel deserto.
Maledetti australiani.

martedì 27 luglio 2010

In vena di sentimentalismi


Sono arrivata a Milano tre anni fa. A novembre.
Lei era bellissima. Tutta rossa e oro. Il cielo blu e l'aria fredda dell'autunno.

Io ero delusa ed amareggiata. Dall'amore. E da una città che non ero riuscita a vivere appieno.
E in questi tre anni ho dato il peggio ed il meglio di me stessa.

Ho imparato ad essere ordinata. A modo mio.
Ho smesso di rifugiarmi dentro lo studio ed i miei silenzi.
Ho imparato a contare su me stessa. E ad amarmi e stimarmi.
Ho incontrato persone meravigliose. Un po' per caso e un poco per sfacciataggine.
Qualcuno è passato e ha lasciato qualcosa. La passione per la fotografia. Una ricetta. Una macchia di vino sul muro. Una sciarpa.

Qualcun'altro va e viene. Per qualche giorno o qualche mese.

Altri son entrati nella mia vita e non se ne vogliono proprio andare. Ed io in fondo non vedo l'ora di tornare per iniziare questa nuova avventura con loro.

La laurea. Il trasloco. L'Austarlia.
A novembre quando tornerò sarà tutto nuovo e tutto diverso.

E' un'emozione bellissima. Questa pagina bianca davanti. Ancora tutta da scrivere.

lunedì 26 luglio 2010

Animalismi



L'Australia dice no alle pellicce.
Feel comfortable in your own skin. E lascia che gli altri si tengano la loro.

Ed il body-painting ha un fascino speciale.

domenica 25 luglio 2010

Ho sempre avuto un pessimo rapporto con la geografia.


Foto: presa da qui

Ora dispongo di una guida dell'Australia.
E vengo a scoprire cose interessantissime.

Sydeny non è la capitale.
E' Canberra.
E' imbarazzante ammetterlo. Ma io non lo sapevo.

Ho sempre avuto un pessimo rapporto con la geografia. E la biologia.
In storia invece vado alla grande. Anche in letteratura. Ed educazione fisica.

Ma con la geografia...
In quarta elementare presi l'unico due di tutta la mia carriera scolastica. Al tempo non sapevo ancora che Reggio Calabria fosse in Calabria. Ora almeno questo l'ho imparato.

Per me un posto non esiste sinché non lo vedo.
Fuori da Milano la Lombardia non esiste. Anche se un numero non ben precisato di stazioni regionali cerca di farmi credere il contrario.

Ma resisto ben salda nelle mie convinzioni.

Camberra è nata nel 1908 nel bel mezzo del nulla. Per far dispetto a Sydeny e Melbourne.
Equidistante dalle due candidate capitali. Ugualmente sconveniente per tutti.

Oggi è la città più verde dell'Australia.
E l'unica in cui puoi incontrare un canguro nel bel mezzo della strada.

Non posso perdermela.

sabato 24 luglio 2010

Fantasie perverse.



Ormai quella dei canguri è una mania.
Non capisco come mai i teneri koala non abbiano lo stesso ancestrale fascino sulla mia fervida immaginazione.

I canguri sono simpatici. Per spostarsi saltellano.
Tirano di boxe. Non sò se sia vero o meno. Ma non m'importa. Io me li immagino così. Coi pantaloncini e i guantoni da boxe. Rigorosamente rossi. Come Rocky.
Portano i piccoli nel marsupio. E anche questo suona così terribilmente anni '80.

Ed io adoro gli anni '80.

giovedì 22 luglio 2010

Benvenuta disoccupazione.


Foto: the_frog


Dopo tante vicissitudini. Le mie stampelle ed io ci siamo laureate.
Finalmente.

Ora siamo Dottoresse Magistrali in Economia Politica.
Possiamo iniziare a tirarcela.

Ci prendiamo una piccola vacanza.
Per festeggiare. L'ingresso ufficiale nel mondo della disoccupazione.

See you soon.
(Giusto per far vedere che l'inglese lo sappiamo!).

mercoledì 21 luglio 2010

Triste storia del libretto scomparso.

Apro il portadocumenti. Non c'è.
Anche se ne dubitate ho un portadocumenti. In cui conservo ordinatamente tutte le cose importanti.

Ma il libretto no. A quanto pare non c'è.
Riguardo. Chiudo gli occhi. Respiro. Riapro gli occhi.
Ancora non c'è.

Non innervosirti. Pensa. Dove puoi averlo messo?

In preda ad un attacco isterico inizio a svuotare tutte le ordinatissime scatole del trasloco.
Ora on sono più ordinate. E il libretto ancora si rifiuta di comparire.

Nullla.

Pausa. Respira. Pensa. Conta sino a dieci.
Uno.
Due.
Tre.
...No. Non piangere. Ragiona.

Chiamo le segreterie.
"Non c'è problema signora (signora?!). Basta che domani venga qui con un'autocertificazione."

Torno a respirare.

La mattina sveglia alle sette.
Università.
Segreterie.
Fila chilometrica causa immatricolazioni.
Dopo un'ora.
"No signora (signora?!). Deve fare denuncia ai carabinieri."
"Ma al telefono mi avete detto...". "No. Deve fare la denuncia."

Ok. Calma. Respira.
Ora vai al ricevimento dal relatore e poi con calma andiamo dai carabinieri.
Appuntamento alle dieci. Alle undici ancora non si è palesato nessuno.
E' destino.

Carabinieri. Dopo tre ore.
"Ma Signora (signora!?), sarebbe bastata un'autocertificazione."

Mi sà che ho davvero bisogno di quel famigerato esorcismo...

martedì 20 luglio 2010

I miei preferiti.



Originally uploaded by Jessica Florence

Finalmente ho la mia guida dell'Australia.
Bella. Bellissima.
National Geographic.
Regalo spontaneo e sentito dei miei fratellini.

E. Ventun'anni. Per il momento studente. Futuro medico.
Quando è nato avevo quattro anni.
Ma già un innato senso per gli affari.
"Mamma, ti devono aver dato un modello diffettoso. Questo qui piange sempre. Se lo riporti indietro magari ti rendono i soldi."

G. Ieri ha preso la patente.
Biondo. Occhi verdi.
Per incoraggiarlo da piccola gli dicevo sempre che era il figlio del postino tedesco.
E più passano gli anni più nè sono convinta. E' fastidiosamente perfetto e preciso. Oltre che fastidiosamente biondo.

Gli uomini della mia vita domani arrivano a Milano.

lunedì 19 luglio 2010

Non c'è scampo


There's No Escaping It
Originally uploaded by stephaniedan

Tra-quattro-giorni-mi-laureo-sono-decisamente-in-ansia.
Dubbi. Pensieri random.

Le mie stampelle ed io siamo un pochino agitate.

Relatore latitante. Oggi ci dedica qualche minuto per vedere la presentazione.
Spero si sia degnato di leggere la mia tesi nelle vacanze.
Primo appuntamento col correlatore.

Controlliamo di aver riconsegnato tutti (ma proprio tutti) i libri alla biblioteca.

Mettiamo il libretto universitario in bella vista. Daltronde non sarebbe la prima volta che non lo porto ad un esame. E non credo che questa volta basti supplicare il Professore per farmi ammettere.

Dobbiamo riuscire ad entrare dento il maledettissimo vestito da sole. E non sarà un'impresa semplice. Ma tanto lo so che morirò di caldo dentro quell'affare.

Riusciremo a convertire le mie slides in un formato che anche uno stupido pc è in grado di leggere? Amico-Mac qualche volta mi complica la vita.
(Ricordati di convertire il formato. Ricordati di convertire il formato. Ricordati di convertire il formato. Ricordati di convertire il formato. Ricordati di convertire il formato. Ricordati di convertire il formato.)

domenica 18 luglio 2010

Motivo numero otto: i surfisti


Ho cercato di mantenere la mia credibilità sino all’ultimo.
Volevo evitare i clichè.
Ho cercato ogni possibile scusa per questo viaggio:
Femminismo.
Passione fotografica.
Shopping folle.
Sogni infantili.
Ma tanto non frego nessuno.

L’unico vero motivo per cui sto andando in Australia sono i surfisti.

Ecco l’ho detto.
Walt Disney ed i film porno hanno rovinato la nostra percezione della realtà.
Ed i surfisti australiani sono l’incarnazione vivente dell’insano connubio. Sono film porno targati Disney.

Il sapore del sale sui corpi abbronzati.
Costumini striminziti.
Sorrisi incoraggianti e sbiancati.
Neuroni decimati dal sole.
Cosa si può chiedere di più dalla vita?

Conoscendo la mia proverbiale fortuna verrano direttamente da un film porno-gay targato Diseny. Peggio che entrare in pasticceria quando sei a dieta.

sabato 17 luglio 2010

Sanguinose Storie di Santi

Ho fatto le scuole dai preti. Ergo adoro le sanguinose vite dei Santi.
Me le immagino dirette da Tarantino. Sangue e martiri ovunque.
Crocifissi.
Lapidati.
Sbranati da famelici canguri.
La mia fantasia vola alta.
Ovviamente sono andata alla ricerca dei Santi australiani.

Non son stata fortunata. Ne esiste una sola. E la sua storia non è affatto sanguinosa.
A quanto pare gli australiani amano la bella vita.

Mary MacKillop nasce nel 1842 da immigrati scozzesi. A Melboune. Primogenita di sette fratelli.
Entra in monastero. Come tre altri suoi fratelli.
(Vocazione come fattore genetico?)
Ed inizia la sua avventura.
Si dedica all’istruzione. Quaranta scuole in Australia. Per i bambini poveri.
Nessun martirio. Ma almeno viene scomunicata.
Altrimenti sai che noia...

Nel 2010 è stata canonizzata.

Ma ha un musical tutto suo.
MacKillop. The making of a Saint is the story of a nation….

Trash. Superbamente trash.
Mi è improvvisamente diventata molto più simpatica.

venerdì 16 luglio 2010

Feste comandate. Nazionalismi vari.



FOTO: Ready to dance at Laura
Originally uploaded by Lillian's Pics

Le feste comandate.
Natale. Pasqua. San Valentino. Il 25 Aprile.
Il Primo Maggio...

A Cagliari il Primo Maggio è la festa del patrono. Sant'Efisio.
C'è una sfilata bellissima. Il sole. I buoi vestiti a festa. I fiori. E i costumi tradizionali.
L'ho sempre amata.
(Così tanto che quando sono arrivata a Pisa e ho notato che il Primo Maggio era festivo ho pensato "Thò, festeggiano Sant'Efisio pure qui")
E quest'anno volevo fare tante belle foto.
Ma ho perso l'aereo.
Non ho sentito la sveglia.
Neanche per sbaglio.

Ma non c'entra nulla.

Il 26 Aprile è the Australia Day. Festa nazionale.
Nel 1788 un tale Arthur Philip prese ufficilamente possesso della colonia del Nuovo Galles del Sud. Esibizioni aeree. Fuochi artificiali. Noiosissimi dicorsi.

Gli aborigeni non sono d'accordo.
Per loro il 26 Aprile è the Invasion Day.

Diversi punti di vista.

giovedì 15 luglio 2010

Non solo surfisti e canguri



L’Italia non è un paese per giovani.
Ma questo già si sapeva.
Non è neanche un paese per donne. Gay. Emigrati. E vegetariani.
Dura vita per una giovane donna lesbica, vegetariana di colore. Se poi è pure musulmana...
Ma anche per tutti gli altri.

L’Australia invece sembra essere in cima ad ogni classifica. Quelle buone intendo.
Costo della vita. Basso.
Poco traffico.
Qualità della vita. Ottima.
Paese femminista. Le due maggiori cariche dello Stato portano la gonna.
Paese per giovani. Nato da immigrati.

Si parla inglese. Ma si respira aria asiatica.
Così dicono.

Le premesse sono ottime.
Vi farò sapere.

mercoledì 14 luglio 2010

Ero un maschiaccio. Poi ho smesso.



Da piccina ero un maschiaccio.
Mi arrampicavo sugli alberi. Giocavo alla guerra.
Ho un sacco di cicatrici a dimostrarlo.
Ho fatto karatè. Cintura blu.
Giocavo a calcio. Difensore.

Un anno mamma mi tagliò i capelli. Corti. Forse troppo corti.
I risultati furono deletteri. E hanno influito sulla mia già disturbata personalità.
Nessuno credeva fossi una femminuccia.
Mi scacciarono anche dallo spogliatoio delle donne.
Tzè.

Gli unici giochi da femmina ammessi erano le Barbie. Tante. Tantissime.
Coi Lego costruivo bellissime macchinette per loro.

E Georgie, che corre felice sui prati non l’ho mai vista.
Bella. Bionda. Brava.
Che ama l’uomo sbagliato.
Scappa dall’Australia alla sua ricerca.
Morte e distruzione lungo il suo cammino.
Neanche Candy Candy ha mai osato tanto.

Ed io le ho sempre preferito l’Uomo Tigre.
O i Cavalieri dello Zodiaco.

martedì 13 luglio 2010

Motivo numero sette: insularità



L’insularità è nel DNA. Non si può spiegare.

I confini sono segnati. Senza ombra di dubbio.
Il resto del mondo è fuori. Lontano. Lontanissimo.
Oltre il blu. Oltre le tempeste e l’odore di mare.

Una città di porto ha qualcosa di unico. Un formicolio incessante. I vicoli stretti. Gli scorci improvvisi. Gli aromi. E il brusio del mare.
E te li porti dentro. Anche a Milano.
I clacson ogni tanto riportano alla dura realtà. Ma in fondo non conta.

L'idea di perdermi in un'isola immensa mi affascina.
L'Oceano intorno. Ed i canguri che mi saltellano accanto.

lunedì 12 luglio 2010

Amori in spiaggia



Ieri in spiaggia abbiamo rimorchiato.
Moro. Occhi verdi.
E' un po' che ci guarda. Sorride. Si avvicina.

"Ciao bella. Mi chiamo Matteo"
Sorride di nuovo.

"Ho quattro anni. Tu?"

domenica 11 luglio 2010

Era meglio prendere le scale.


FOTO: elen@c

Pensavo di aver chiuso con le avventure.
Lasciata Milano si sarebbe tutto risolto.
A Cagliari che vuoi che mi succeda?

Mattina. Shopping.
Mi serve il vestito per la laurea.
Provare abiti col caldo. Una fantastica fascia alla caviglia. E due simpatiche stampelle non aiuta.
Non ho preso nulla.
Risparmio.

Sabato sera tranquillo.
Cena da Marti.

Rimaniamo chiuse in quattro in ascensore.
Siamo ben al di sotto dei 250 kg limite.
Almeno così ci illudiamo.

E' mezzanotte passata.
Il tecnico deve svegliarsi. Vestirsi. Mettersi in macchina. Trovare il nostro palazzo.
Pare venga direttamete da Milano.

La simpatica vicina ci insulta per aver bloccato tutto il condominio.
Sino a lunedì.

E la dentro fa caldo. Tanto caldo.

sabato 10 luglio 2010

Australiani famosi #5. Indovina chi.


FOTO: Mr. bolnd


I miei amici sono dei nerd.
Amano i telefilm. Sanno tutto, ma davvero tutto su ogni serie.
E sembra che abbiano pure una vita sociale.
Mi hanno tirato in questo circolo vizioso.

Prima di scendere in Sardegna son passata dal mio spacciatore preferito. Ciao Miki.
“Cos’hai di nuovo?”
“Modern family”
Approvato. Ho la mia dose quotidiana di telefilm per le vacanze.
E promette bene.

Sono anche appassionati di film trash. Anche io. Da morire.
Abbiamo visto il meglio sul mercato.

Black Sheep. Preparatevi alla violenza degli agnelli.
Denti. Non quello di Salvatores.
Dragonball. Ma solo per apprezzare a pieno questo trailer.
Killer Condom. In tedesco coi sotto titoli in inglese.

Vere chicche.

Non so come abbiamo potuto perderci Splatters-gli schizzacervelli

Regista australiano. Nasce la notte di Halloween del 1961.
Non può che dirigere “il film più splatter mai girato”.

Al grande pubblico è più noto per aver girato il Signore degli Anelli.
Nella sua terra. Ovviamente.

venerdì 9 luglio 2010

Libero sfogo #3



FOTO: Legge bavaglio

Originally uploaded by Scaramacai82

La politica non mi piace. Ma mi appassiona.
Studio economia politica. Ci sono invischiata sino al midollo.
Leggo. Mi informo. Soffro.

Ma ci son momenti in cui mi dico Basta.
Pausa.
Mi isolo dal mondo.
Smetto di leggere i giornali.
Di interessarmi del mio Paese.
Qualche volta anche di rispondere al telefono.

Tanto sembra così inutile. Frustrante.

Proprio non ce la faccio.
Ho bisogno di disintossicarmi.
Di ritrovare la serenità.

Quando ho iniziato il blog mi sono ripromessa anche di non parlare di politica. Mai.
Questa è la mia piccola oasi di ignavia.

Ma pare proprio impossibile.
Ogni giorno di più.

giovedì 8 luglio 2010

Meritata vacanza


La tesi. Fatta. Consegnata. Ormai ci sono.
Pensavo di dire addio alle ore ed ore passate davanti allo schermo.
Ma a Milano fa caldo. Così caldo che non ho il coraggio di mettere il naso fuori di casa.
Recentemente ho aggiunto anche una gamba immobilizzata.
Ieri il picco della mia giornata è stato passare l'aspirapolvere. Faticosissimo. Ma mi ha dato grandi soddisfazioni.

E quindi continuo a passare ore e ore davanti allo schermo.

Ma senza ispirazione.
Il caldo mi prosciuga il cervello.
E le mie idee sono in vacanza. Sulla spiaggia. Sotto il sole ad abbronzarsi.
Beate loro.

Credo che le raggiungerò presto.
Pausa-mare-rifocillatrice.
Ci vuole.

A presto.

mercoledì 7 luglio 2010

Australiani famosi #4. Indovina chi.


Stavo lavorando alla mia tesi. Le slides.
Momenti di panico.
Come riassumere in 15 minuti il lavoro di sei mesi?
Come rendere interessante ed accattivante il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione?
Come impaginare?
Che colori usare?

Soluzione: Ci penserò domani.
Ora mi occupo del blog.

D’altra parte me lo merito.

Non sapevo che Orlando Bloom si sposasse.
Quante cose si scoprono a non fare la tesi.
Lei è bella. Bellissima.
Super top model.
Prima australiana a rappresentare Victoria’s Secret.
Pare che parli anche. E non si prenda troppo sul serio.

Miranda Kerr. Classe 1983.
Promossa.

martedì 6 luglio 2010

Milano è una puttana



Milano o lo odi o la ami. Io la amo.
Ha un fascino tutto suo. Ti ammalia. Ti fa mille promesse.
E non si da mai del tutto.
Ti lascia sempre quell’amaro in bocca che poi torni a cercarla.
Lei è sempre li.

Mi fa impazzire l’idea di lasciarla. Tre mesi. La vita le scorre dentro anche senza di me.
Mi mancherà.

Poi tornerò. E tornerò ad impreccare contro la neve, la pioggia e l’afa.

lunedì 5 luglio 2010

Il viaggio di una vita


La prima volta che ho visto un treno ero vecchiotta.
Piccola sarda alla scoperta del mondo:
Un fine settimana d’amore a Venezia.
Una gelida Vienna d’inverno.
Firenze. Firenze e Firenze.
Un’estate germanica.
Da Mosca a San Pietroburgo. E ritorno.
Faenza. Padova. Roma. Gli amici son ovunque. I treni arrivano ovunque.

Darwin. Alice Springs. Adelaide.
Dal Nord tropicale al sud temperato. Passando per il deserto.
The Ghan ripercorre le strade delle carovane. Sulle tracce dei cammelli afghani.

Due notti. Duemila novecento settantanove chilometri.
Mi attendono ore ed ore di imprevedibili conversazioni notturne.

Se non parli con gli sconosciuti ne sarai sempre circondato.



domenica 4 luglio 2010

Mi sono fatta male. Un pochino.

FOTO: fascina


Lo ammetto. Avevo bevuto.
Un bicchierino. O forse due.

Ma non è quello.

Di solito le panchine le vedo. Anche al buio. Anche con due bicchierini in corpo.

Non riesco a capire come ho fatto questa volta a rovesciarmela addosso.
Continuo a sostenere che gli oggetti provino un insano gusto a mettersi sulla mia strada.
Per complicarmi le cose. E questa volta mi sono fatta male.
Ho una caviglia che sembra quella di un lottatore di sumo. Dentro un praticissimo ed estivissimo gesso. E pulsa.

C'ha messo un po' prima di inizare a farmi male.
Nel frattempo sono riuscita a tornare in pista.
Farmi venire un calo di pressione.
Non capire più dove fossi.
E gettare le braccia al collo della mia amica:
"Marta. Marta. Sto male"
"Quella non è Marta. E' Morena, la mia ragazza!"

Ho rischiato di farmi picchiare da qualche camionista gelosa.

Odio l'estate


FOTO: [auro]

Odio l'estate. E il caldo.
Quando si smette di vivere. E si inizia a vegetare.
Ammetto che vegetare su una spiaggia in Sardegna è decisamente meglio che vegetare a Milano. Concordo.

Ma a me l'estate non piace.
Mi piace l'autunno. La primavera. Al massimo l'inverno.
Ma l'estate proprio no.

In estate mi annoio. Mi son sempre annoiata. Io ho bisogno di fare. Agire. Muovermi. Produrre.
(Tristi influssi milanesi)

Per questo son sempre scappata. Via lontano.
Nella fresca Inghilterra. Nella piovosa Scozia. A studiare inglese.

Lontano dall'odiosissimo sole.

Ad agosto in Australia è inverno.
Gioia e tripudio.

sabato 3 luglio 2010

Ogni paese ha le tradizioni che si merita


FOTO: Grooveb


Le fiere:
Le giostre. Lo zucchero filato. Il tiro a segno.

Le sagre di paese:
La musica. I vecchietti che ballano. E tu che sei troppo timida per buttarti in mezzo. Ma lo vorresti davvero. Con tutta te stessa.
E la carne alla griglia. E l’odore del fuoco nei capelli.

Le sfilate in costume:
Uomini e donne bellissimi nella magnificenza dell’orgoglio storico. Il passato che ti sorride. Un passato forse neanche mai esistito. Ma che ti piace immaginare così.

Ogni paese ha le sue tradizioni. Che rivivono. E si rinventano.
E sono il modo migliore per conoscere un paese.

L’Australia offre un’ampia scelta di sagre:
Corse dei cammelli.
Regate sui letti asciutti dei fiumi.
Regate di barche costruite con le lattine di birra.


Ogni paese ha le tradizioni che si merita.

venerdì 2 luglio 2010

Talenti canori




Da bambina andavo a scuola dai preti.
Preghiera ogni mattina. Messa la domenica. O il sabato pomeriggio.
Ritiri spirituali a Terra Mala.
(Ma quanto mi piaceva quel posto. Eucaliptus e mare. Mare ed eucaliptus)

Tutto sempre condito dal canto.
L’ Alleluja. L’ Ave Maria. Eccomi Gesù.

A quel tempo ero molto religiosa. Cantavo con tutto il mio cuore. E tutta la mia voce.
E nessun bambino voleva sedersi accanto a me.

Ero stonata come una campana.

Crescendo ho perso la fede. Ma non il mio talento canoro.
Una nota ogni dieci ogni tanto la prendo.
Se mi impegno.

In Australia si dev’essere sparsa la voce. E si preparano.
Multa a chi canta in pubblico.
Mille trecento venti dollari.

Ah, se becco chi ha fatto la soffiata...

giovedì 1 luglio 2010

Top ten delle cosa da fare prima di laurearsi per complicarsi la vita


FOTO: da qui

1. Organizzare un viaggio il più lontano possibile.

2. Decidere di cambiare casa. Per sentirti come Grace. E non avere uno straccio di macchina per il trasloco.

3. Rendersi improvvisamente conto che la tua banca è a Pisa. Tu a Milano. E decidere di cambiarla. Ovviamente dopo aver buttato via tutti i documenti utili.

4. Essere testardi. Iniziare un blog e impuntarsi di fare un post al giorno.

5. Scoprire Tumblr e Twitter. E perderci un’infinità di tempo. Inutilmente.

6. Sbagliare il titolo della tesi. E doverla ristampare.

7. Continuare ad ignorare il fatto che dopo aver stampato la tesi devi pure preparare la presentazione.

8. Rifiutarsi di fare la spesa. E mettere a dura prova la tua fantasia culinaria.

9. Continuare ad alzarsi tutte la mattine alle otto per andare a nuotare. Per avere la vasca solo per te.

10. Scoprire che i puffi sono massoni. E cadere in depressione.