venerdì 19 novembre 2010

Aria di tempesta.


Il Gran Canyon è ben diverso da come la mia fervida immaginazione l'aveva sognato.

Una parete rocciosa da scalare.
Pian piano. Con circospezione.
E poi sempre più veloce e sicura.

Un passo. Due.
E sotto i nostri occhi si apre l'orizzonte.

Profonde gole.
Camminate sull'orlo del precipizio.
Orlate di spighe dorate.
Alberi. E fiori.
Su un terreno profondamente. Indiscutibilmente rosso.

Un vento leggero ci accompagna per quattro ore.
Alla scoperta delle traccie di un passato ormai dimenticato. E quasi impensabile.
Durante il quale tutto questo era mare. Salato ed infinito.

E alle dieci.
Mentre percorriamo gli ultimi metri.
Sgranocchiando la nostra seconda colazione.
L'orizzonte cambia colore.
Le nuvole si tingono di plumbeo azzurro.
Cariche di pioggia. Ed elettricità.

Un lampo squarcia l'aria.
Qualche secondo d'attesa infinita.
Ed arriva anche il tuono.
Piove.

Piove nel deserto.

5 commenti:

  1. Ooooooh. O_O

    Posso essere un po' invidiosa?? :)

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  2. :p
    un pochino si...ma ormai sono agli sgoccioli...è l'ultima settimana!

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  3. bellissimo il tuo blog. L'Australia per me rimane un sogno che spero di realizzare presto! Fantastiche le foto!

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  4. grazie mille...l'Australia è strana...affascinante, ma molto più vicina di quanto si possa credere...e ti aspetta impaziente! :D

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  5. Purtroppo non sono mai riuscita ad organizzare un viaggio in Australia, spero presto di vivere la tua stessa esperienza!

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