sabato 11 settembre 2010

Torture cinesi.

FOTO: buttha

La mia passione sfrenata per lo shopping trova un ostacolo ben preciso nella limitatezza del mio bagaglio.
Passeggiare per i negozi diventa una tortura cinese. A cui mi sottopongo per forgiare lo spirito. Temprare il carattere.

Quando voglio mettermi veramente alla prova entro in un negozio di arredamento.
Reparto cucina.

Le batterie di pentole mi sussurrano dolci melodie. Infide sirene.

I servizi di piatti stuzzicano le mie fantasie cromatiche più segrete.

I nuovissimi utensili in silicone promettono di risolvere qualsiasi mio dubbio esistenziale.

Io fremo. Chiudo gli occhi.
Resisto stoica.

Chiedendomi come ho fatto sin'ora a vivere senza l'indispensabile pela/affetta avocado automatico.

4 commenti:

  1. In qualità di amica-blogger assennata e razionale, oggi mi sento di darti il mio saggio consiglio:
    il pela/affetta avocado è piccolino: compralo! :D

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  2. io comprerei qualunque cosa il cui nome termini con automatico, perché mi dà un senso di utilità ma soprattutto di indispensabilità..

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  3. ahahahhaha...non temete..alla fine ho ceduto! il meraviglioso arnese è nelle mie mani!! ormai gli avocado hanno le ore contate!! ahahahahah

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