martedì 14 settembre 2010

Triste storia della zuppa di fagioli.


Domenica 12 Settembre 2010
Mare. Mare. Surf. Mare. E ancora mare.

È giunto il momento di cambiare per un poco.
Foresta pluviale.
Sulle montagne.

L’ostello è fantastico.
La nostra stanza dà sulla veranda. Dove delle amache invitano a riposarsi ammirando il panorama. Con una tazza di tè caldo tra le mani. E un libro a tenerti compagnia.
I muri sono pieni delle foto degli ospiti. Nudi. Completamente. Ingenuamente nudi.

Qui c’è Jasmine.
La ragazza che ama disegnare la sua psichedelica immaginazione.
Ed io ho voglia di zuppa di fagioli.
(Non cercate di dare un senso logico ai miei fervidi desideri.)

Supermercato.
Musica.
Sminuzzo le cipolle. E l’aglio.
Soffritto. Aggiungo i fagioli ed il sugo. Qualche spezia.
Profumo delizioso.

E la delusione cocente nel realizzare che la mia tomato sauce non è passata di pomodoro. Ma puro ketchup. Ben mascherato.

3 commenti:

  1. puro orrore!
    ti siamo vicini in questi momenti di sofferenza.

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  2. che bel mix di cultura gastronomica ne è venuto fuori!orrrore ... Quando passi da queste parti,prometto,ti rifarai.baci

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  3. e non c'e' limite al peggio :'(
    che esperienze formative...

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