mercoledì 17 novembre 2010

Della vita. Della morte. E della storia. Che si ripete.

FOTO: usadifranci

Elvis porta una maglietta militare.
E' lacerata. Da parte a parte.
Proprio lì. Dove c'è il cuore.
L'ha trovata sulla spiaggia. Da qualche parte in Asia.

Subito la mia immaginazione vola.
Pesante come un macigno.

Forse qualcuno è morto. Dentro quella maglietta.
Combattendo una guerra in cui credeva.
O per qualche falso ideale.

O forse il soldato è sopravvissuto.
Ed è tornato a casa. Ad abbracciare la sua amata.
E ancora oggi ogni notte si sveglia. Sudato e terrorizzato.
Ma col cuore che batte forte nel petto.

O invece quella maglietta è stata comprata in un negozio.
Ed ha viaggiato con Elvis tutta la sua vita.
Su una motocicletta.
Felice e spensierata.
Senza sapere cosa sia la guerra.

Ma in fondo non mi importa.

Dopo una settimana sono ancora qui.
A pensare alla sua storia.
E a raccontarvela.

E mentre la mia immaginazione vola.
Pesante come un macigno.
Da qualche parte nel mondo. In questo istante.
Un soldato muore.
Nel silenzio dell'anonimato.
E nessuno si ferma a raccontare la sua storia.

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