martedì 30 novembre 2010

Il ritorno.

Cerco di non rendermi conto del tempo che passa inesorabile.

Meno otto ore.
Apro gli occhi. Dopo una notte insonne.
Meno sette.
Ciao Craig. Come va?
Meno sei.
Alla ricerca di un ultimo pie.
Meno cinque.
Meno quattro.
Il pullmino è già arrivato.

Ciao.
Addio.
O arrivederci.

A bordo dell'aereo siamo in balia delle malefiche hostess.
Che fanno di noi quello che vogliono.

Benvenuti a bordo.
Cena.
Spengono le luci. Buonanotte.
Dopo due ore ci portano una bella colazione.
Buio. Luce.
Buio. Luce.
Un film. Due. E tre.
Colazione.
Pranzo.
Buio. Luce.

Nel giro di ventiquattro ore tocco tre continenti.
Faccio colazione cinque volte.
E a Londra. Davanti alla sesta colazione.
Mi godo la mia prima alba europea.

8 commenti:

  1. Allora, anche se in ritardo, bentornata!!! :)

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  2. bentornata figlia!...in attesa di abbracciarti...

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  3. però non vale.. vogliamo il resoconto del ritorno a casa!

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  4. il viaggio è vita pubblica, il ritorno è sfera privata ^^
    e mi son promessa prima di iniziare questo blog di farlo morire con la fine del viaggio. senza possibilità di ripensamenti.

    più avanti valuterò la possibilità magari di inizarne uno nuovo. forse.

    grazie jane ^^

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  5. com'è che si diceva, "chiudi all'apice del successo"? :)
    grazie di aver voluto condividere il tuo viaggio con noi.

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  6. uh che peccato
    però è stato veramente bello leggerti :)
    grazie
    Marina

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  7. Il testo mi ricorda l'inizio di "Fight club", mi piace molto la foto, ha una bella luce!

    Anna

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