mercoledì 30 giugno 2010

Italica filosofia


Inserito originariamente da Paolo Cirmia

Aussie, Oz, Downunder, Wallabies: Gli australiani amano soprannominare il proprio mondo, e hanno espressioni tutte loro. Al posto di prego, non c'è di che, non preoccuparti sempre No worries. Più che un modo di dire, è una filosofia. - Beppe Severgnini

Sarà difficile adattarsi.
Forse.

martedì 29 giugno 2010

Australiani famosi #3. Indovina chi.



FOTO: Un golpe de suerte.

Inserito originariamente da Caeduiker
Vi prego. Ditemi che non son la sola che negli anni ’90 collezionava le figurine di basket.
Rigide.
Duble face.
Oleografiche.
Nettamente superiori a quelle Panini.
Senza ombra di dubbio.

Aspettavo con gioia il sabato. Il giorno dell’edicola.
Il Corriere. Repubblica. Topolino. E tre pacchetti di figurine.
Tre anche quando prendevo un buon voto.
Non uno in più.

Avevo un album speciale. E le custodie plastificate.
Si giocavano. Vincevano. Perdevano.
Ma non si scambiavano. Quello era contro le regole.

Poi sono arrivate le Carte Magic.
La mia infanzia è cambiata.
E Luc Longley che giocava nei Bulls l’ho messo in cantina.

lunedì 28 giugno 2010

Stop alla caccia alle balene

FOTO: Garagolo

In Australia ci son le balene. Non solo canguri. E koala.
Anche le balene. Nel Queensland.
In acqua. Ovviamente.
E gli australiani alle loro balene ci tengono.

I Giapponesi un po’ meno.
I Giapponesi sono tecnologici. Ricerca scientifica. Dicono. O sushi?

Guerra legale. Australia vs Giappone. Alla Corte di Giustizia Internazionale.
Per difendere le balene. E il Whale watching.
Nel frattempo in Marocco le nazioni discutono. Si parla di tentativi di corruzione.

Non sono animalista. Ma vige un divieto di caccia per fini commerciali.
E dubito che l’uccisione di 500 balene l’anno abbia fini scientifici.

domenica 27 giugno 2010

Dove sono. Si spera

FOTO: Jesialex

Non so come, ma ci son riuscita.
Ho creato una pagina nuova. Con la mappa interattiva. Così per sapere dove dovrei essere.

Piccole soddisfazioni personali.

Motivo numero sei: il potere è femmena

FOTO: Kenji-onze
She Can Do It


Ormai succede un po’ ovunque.
Germania. Cile. Haiti. Moldavia. Ucraina. Mozambico. Argentina. India. Liberia. Filippine. Irlanda. Repubblica di San Marino. Corea
In Finlandia sono ancora più avanti. Doppietta.
E da qualche giorno doppietta pure in Australia.
Julia Gillard. Quarantotto anni. Avvocato.
Nubile.
Senza figli.
Laburista.
Julia la rossa.

In Italia governano i vecchi. Maschi.
Se sei donna devi essere giovane. E bella. E famosa.
In quel caso qualche poltrona la possiamo rimediare.
Un ministero piccolino. Di quelli che non possiamo fare danni.
Come le pari opportunità.
Al massimo qualcosa di adatto ad una donna.
Chessò, istruzione. Oppure ministero della gioventù.
Cose importanti insomma.

Ma si sa. Anche l’occhio vuole la sua parte.

Gli industriali sono molto più avanti.
Mica scemi.

Ma io non mi accontento.
Voglio la poltrona di Tremonti. Primo ministro dell’economia donna in Italia.
Mi piace.

Vado a fare gavetta in Australia.
Voi aspettatemi.

sabato 26 giugno 2010

Australiani famosi #2. Indovina chi.



FOTO: ?

Inserito originariamente da LauraNelPaeseDelleMeraviglie


Amo leggere. Leggo qualsiasi cosa.
Anche le scritte sulle scatole dei cerali. Ogni mattina. Sempre le stesse.
Ed ogni mattina fremo per sapere come andrà a finire.

Da piccina leggevo libri proibiti sotto le coperte. Al buio. Con una torcia.
Me li procurava mio zio. Sotto banco.

"Storie degli dei dell’Olimpo".
Amore. Amicizia. Lealtà.
Tradimenti. Guerre. Ingegno.
Violenza. Soprusi.
Incesti.

Mitologia.
Donne guerriere.
Uomini ignudi e oleosi.
Un pizzico di trash. Che non guasta mai.
E Xena la conoscete tutti. Ammettetelo.

Un po sto barando.
Lei è neozelandese. Ma va bene lo stesso.




PS.
Per i veri nerd: ha partecipato a Battlestar Galactica.
E' comparsa in due episodi di The L Word.
So che apprezzerete.

venerdì 25 giugno 2010

L'Isola di Natale


Come non amare istintivamente un posto del genere.
Con un nome del genere.

È un isola. Sperduta nell’Oceano Indiano.
Disabitata. Sino al XIX secolo.
Incontaminata.
Gemellata con l’Isola di Pasqua.

Ma.
Ci son sempre dei ma.
Per quest’isola passa un gran traffico di profughi. Afghanistan. Sri Lanka. Indonesia.
Per questo è stata esclusa dalla zona di immigrazione australiana.
Chiunque arrivi su quest’isola non può più far domanda per ottenere la condizione di rifugiato.
E la marina li rimanda a casa.

Spero che Calderoli non legga mai questo post.
Dopo Withe Christmas potrebbe pensare di ribattezzare Lampedusa.

giovedì 24 giugno 2010

Motivo numero cinque: shopping folle e disperato



FOTO: vetrine con figura mossa

Inserito originariamente da gpaolini50

Io non credo nelle previsioni del tempo.
Non credo in dio.
E neanche nelle fermate degli autobus se per questo.
Non ci azzeccano mai.

In Sardegna le previsioni sono inutili. Fa caldo. E tira vento. Pace.
A Pisa ancora più inutili. Piove. Basta.
In Germania funzionavano. Sono efficienti loro.
A Milano non le guardo per principio. Il 25 aprile minacciavano pioggia. C’era il sole invece. Caldo e bello. Ma la gita era ormai sfumata. Dall’ora col meteo ho chiuso.

Non vedo perché dovrei iniziare a fidarmi ora.
L’Australia è grande. Il clima vario. Non so neanche dove andrò.

Sorge spontaneo l’atavico dubbio. “E allora cosa mi metto?”

Potrei informarmi.
Oppure rinunciare. E farmi il guardaroba nuovo a Sydney.

La scelta è scontata.

mercoledì 23 giugno 2010

Cronaca di una sconfitta annunciata



FOTO: ursuLisa

Eppure c'ho sperato sino all'ultimo.

Mi darò all'ippica.

Australia. Il film



Direi che non è esattamente il mio genere.
Ma cosa c’è di più australiano di un film che si chiama Australia?
Regista australiano. Ha fatto di meglio.
Protagonista australiana. Aristocratica inglese. Algida.
Protagonista australiano. Mandriano. Gran bel mandriano.
Adorabile bimbo meticcio. Con enormi occhi neri.

Drammatico. Romantico. Storico.
L’algida inglesina e l’uomo rude in un lungo viaggio per salvare la proprietà ereditata.
Amore (chiamiamolo così). Famiglia. Distacco.
Bombardamenti giapponesi.
Ognuno crede che gli altri siano morti. Lieto fine assicurato.

Nulla di nuovo. Già sentito. Già visto.
L’ambientazione ripaga di tutto. Un tuffo nell’Australia. Quella che ci si immagina.
Deserto. Mandriani. Aborigeni.

Per tutto il film ho aspettato che l’uomo rude si spogliasse.
Mi sono addormentata.

martedì 22 giugno 2010

Australiani famosi #1. Indovina chi.


FOTO:〓〓
Inserito originariamente da .unsuono.

Ci sono tanti australiani famosi. Registi. Attori. Cantanti.
Ma in fondo io sono un’economista.
Parliamo di imprenditori.

È ricco. Un ricchissimo settantenne.
È fondatore e proprietario di un vasto conglomerato economico.
Mezzi di comunicazione di massa. Giornali. Televisioni.
Due divorzi alle spalle.
Mmm.
Ha un che di familiare.

Ma non è nato ad Milano. No.
Rupert Murdoch è nato a Melbourne. Nel 1931.

E col suo “corrispondente” italiano è in guerra aperta.
Guerra di ascolti.
Io tifo per lui.
Anche se ci ha chiesto 60 euro per vedere i mondiali.
Ma io Bagni proprio non lo posso soffrire.

lunedì 21 giugno 2010

La legge è uguale per tutti

L’Australia è proprietà di Elisabetta. The Queen.
Si guida a sinistra.
Si viaggia in miglia.
Si beve in pinte.
E le leggi non le fa il Parlamento. Ma i precedenti.
Spesso vengono fuori leggi interessanti. Meglio viaggiare informati:

In Australia è vietato costringere un canguro a bere più di sei bottiglie di birra.
Sono animali notoriamente litigiosi.

I taxi devono tenere una balla di fieno nel portabagagli.
Tanto io viaggio con una sola valigia. Dovrebbe starci.

Non si può cambiare una lampadina se si è sprovvisti di licenza di elettricista.
Depenno “elettricista” dalla lista dei miei possibili lavori.

Il materiale pornografico di attrici coi seni piccoli è illegale.
Depenno anche “porno-attrice”.

È vietato indossare pantaloni rosa dopo mezzogiorno di domenica.
Inizio a pormi seri dubbi sulla necessità di andare in Australia.

domenica 20 giugno 2010

Banconote ASD


In Australia hanno banconote fatte di plastica.
Non si bagnano. Non si stropicciano. Resistono all’amuchina.
Con un colpo solo questo geniale popolo ha risolto alcuni dei problemi più pressanti dei giorni nostri.
I soldi dimenticati nelle tasche. Che finiscono in lavatrice.
I soldi trovati per terra. Che possono essere disinfettati.

E sono pure impilabili.
Già immagino i fantastici castelli di cartamoneta che potrò costruire nel tempo libero.

sabato 19 giugno 2010

Storie di vita vissuta

FOTO: Fab Thorn

Due ragazzine di 10 e 12 anni son rimaste bloccate all’interno delle fognature di Adelaide. Non chiamano la polizia. O i pompieri.
Cambiano status su Facebook.
Un amico chiama il numero d’emergenza per loro.
Grandi diatribe sui social network.
Io invece mi interrogo sulla copertura telefonica nelle fogne.
E su come diavolo siano finite là sotto.

Il numero per le emergenze è 000.
Sempre utile.

venerdì 18 giugno 2010

Libero sfogo #2

FOTO: Gataloca

La capacità degli oggetti di casa mia di mettersi sulla mia strada pare essere inversamente proporzionale all'approssimarsi degli esami della mia coinquilina. Lo sanno perfettamente la caffettiera piena che ha pensato bene di rovesciarsi e diffondere il suo contenuto in tutti gli orifizi possibili della mia cucina mentre cercavo di fare le pulizie e le maniglie delle porte che cercano di impedirmi di passare con un'aspirapolvere in mano.
Fare le pulizie non mi riesce bene.
Chiedo venia a chi di dovere.

Ma qualcosa l'ho imparata.
Non ho futuro come casalinga disperata. Nessunissimo.

Non sono neanche telegenica.

CouchSurfing. Viaggiare da seduti



È una filosofia. Viaggiare di divano in divano.
Per conoscere una città con gli occhi degli abitanti.
Per conoscere nuove culture. Nuove persone.

Giovani. Fiduciosi. Proprio come te.

Le statistiche parlano chiaro:
Due milioni di CouchSurfer.
Due milioni di esperienze positive.

Dormire da perfetti sconosciuti. ospitare perfetti sconosciuti. È una cosa da uomini. Penso. No.
Il 50% sono uomini. Il 41% dei Surfer sono donne.
Poi c’è un 7% di “molta gente”. Molta gente. La traduzione italiana non è proprio rassicurante.

Fidarsi è bene. Non fidarsi è meglio.
Mi iscrivo.
In Australia ci son 55 mila divani che mi aspettano.

giovedì 17 giugno 2010

E morì con un felafel in mano


Brisbane. La casa più sporca del mondo. Golf con le rane. Riti di propiziazione con sacrifici umani.
Melbourne. Poliziotti ed esattori. “Prima si spara. Poi si fanno le domande”.
Sydney. Bianco. Attrici isteriche e maniaci delle pulizie.
Ogni città ha la sua anima. Ma non si vedono mai.
Racconto on the road. Ma non si esce mai dagli appartamenti.

Denny scrive. Cerca l’ispirazione. Spaesato trentenne alla ricerca della maturità. Trova solo coinquilini al limite del paradossale e situazioni tragi-comiche. Piccoli episodi. Citazionismo cinefilo e filosofeggiante.
Colonna sonora interessante.

Un Australia come non la immaginate.

mercoledì 16 giugno 2010

VividFestival. Luci e colori


Le luci. Nella notte. Mi fanno pensare al natale. Me le immagino sotto la neve. Il naso che ti si ghiaccia. Una cioccolata calda tra le dita. E la neve tutto intorno. Pura fantasia. Ho visto la neve per la prima volta a vent’anni.
Neanche mi piacerebbe. Patirei il freddo da morire.

Il Festival delle Luci di Sydeny mi suona molto più familiare. Mare. Musica. Una brezza leggera.
Il Vivid Festival. Ormai me lo son perso. Era dal 27 maggio al 21 giugno.
Luci e colori sulle vele dell’Opera House.
Marquarie Street e i palazzi storici nei dintorni rivisti come immensi libri. Su cui leggere la Storia.

Tutti con il naso all’insù. Passeggiare di notte. E sentire l’odore del mare.

martedì 15 giugno 2010

To do list: Burocrazia



FOTO:Let's Go! - Passport
Inserito originariamente da LucasTheExperience

PASSAPORTO. Anche se pare ovvio, meglio ricontrollare di averlo e di essere in regola col bollo annuale. Io sto ancora cercando di capire dove diavolo l'ho messo. Per esempio.

VISTO. Work&Travel. Modulo 417. Si può fare solo su internet. Costa circa 230 ASD, pari a 157 euro. Semplice ed immediato. Vale 12 mesi.

BIGLIETTI. Qui viene il bello. Pigrizia rulez. Ognuno per sé. Le compagnie son tante, si tratta di cercare l’offerta più conveniente. È bene lasciarsi sempre la possibilità di cambiare il ritorno. Non si sa mai.

VISA FIRST. Servizio di pick up all’aeroporto. Quattro notti in ostello. Sim. Conto in banca. Codice fiscale. Date base per il lavoro. Per 250 euro. Ho temuto di essere stata fregata. Davvero. Ma ora ho una Sim australiana. E tanta, tanta, tanta fiducia per il futuro.

ASSICURAZIONE SANITARIA. I patti bilaterali ci evitano l’assicurazione privata. Basta richiedere il modulo alla ASL. Per i primi sei mesi. Se si conta di rimanere più alungo meglio assicurarsi.

LETTURE E FILM A TEMA. Mai partire senza. Aggiornamenti in corso.

lunedì 14 giugno 2010

Motivo numero quattro: click


FOTO: Roos
Inserito originariamente da www.alessandramaginiphotogallery.com

Amo fotografare. E a quanto pare non mi riesce neanche malaccio.
La mia reflex si chiama Tàlia. È la musa greca della commedia. Quella proprio della fotografia ancora non ce l’avevano.
Forse sarebbe stato meglio Clio, colei che rende celebri. Ma la Renault ha ucciso in me ogni poesia.
Tàlia mi piace.
Tàlia mi ha insegnato a guardare. Con occhi nuovi.
Osservo ogni particolare. Fisso nella mia testa ogni immagine. Foto che non sarei neanche in grado di scattare.

Vado in Australia a fotografare i canguri.
Amo anche i clichè.

domenica 13 giugno 2010

Derby del cuore


FOTO: football
Inserito originariamente da [phil h]

Qualcuno mi disse che le donne non dovrebbero parlar di calcio.

Nel 2006 ero a Monaco di Baviera. Gelataia. Per amore.
Però abbiamo vinto.
E i due gol di Germania-Italia me li son goduti. Assai.
Oggi. Mondiali 2010, Sud Africa. Prime prove.

Stasera Germania-Australia. È il mio derby del cuore.
Passato vs futuro.
Trentasei anni fa l’unico precedente. La Germania dell’Ovest affondò gli australiani 3 a 0.
Per il loro debutto internazionale gli Aussies tornarono a casa con un misero punto e senza segnare neanche un gol.
Questa è la loro terza presenza.

Ma quest’anno c’è un ottima ragione per tifare per loro.
Al cuor non si comanda.

sabato 12 giugno 2010

Un unico amore



FOTO:Dip!
Inserito originariamente da alex chousa


12 giugno 2010. Milano. Piazza Castello.
Christopher street day.
Un arcobaleno di persone. Nella speranza di cambiare qualcosa.
Siamo tanti. Quasi tutti gay. Milano è decisamente piena di gay.
E di pregiudizi.
Pare sia anche la città più gay-friendly d’Italia.
Il che è tutto dire.

E in Australia?
Il 2010 è “The Same-sex Marriage Year of action”. Sei anni fa il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato bandito. Pare proprio ad agosto. Un anno fa è stato celebrato il più grande matrimonio di massa illegale della storia. Ed il 14 agosto a Sydney si sfila ancora.

Ad Adelaide è previsto uno splendido Festival. Dal 13 al 28 novembre.

Wikipedia come al solito ci informa in maniera assai noiosa sulle differenze di legislazione tra le varie regioni. Tutele delle coppie di fatto. Adozioni. Qui si, lì no. Tu si, io no. Sarebbe bello, ma…
Nulla di nuovo sotto il sole australiano.

Passo dopo passo. Per i diritti di tutti.

venerdì 11 giugno 2010

Libero sfogo #1



Com’è bello alzarsi alle sette la mattina per andare a nuotare ed essere in piena forma per sgomitare alle nove ed ottenere un posto in biblioteca al fresco arrivare e scoprire che la biblioteca è chiusa e che forse sarebbe stata un’ottima idea leggere quegli annunci con cui hanno tappezzato l’università in questi giorni.
Sacro cuore di gesù.

Piove.
Governo ladro.

mercoledì 9 giugno 2010

Priscilla, la regina del deserto


Foto: Licorice Bella

A desert holyday

let’s pack the drag away
you take the lunch and tea
I’ll bring the ecstasy
Fuck off you silly queer
I’m getting out of here
A deseert holyday
Hip hip hip hip horray!


Cinema Mexico. Stasera.
Ingresso libero e gratuito. Sino d esaurimento posti.
(Non posso fare a meno di amare le mie fonti di vitamilanese).
Due drag queen e una transessuale da Sydney alla volta di Alice Springs. In sella ad un vecchio torpedone rosa shocking ribattezzato Priscilla.
Colonna sonora rigorosamente anni ’70.
Ci aggiungi un meccanico di larghe vedute e un Oscar per migliori costumi e non posso che amarlo.

Desidero ardentemente il vestito fatto di infradito. Costato solo 8 dollari.


“Fin da quando ero ragazzo ho fatto lo stesso sogno. Un sogno che adesso, finalmente, ho la possibilità di realizzare: arrivare fino al centro dell'Australia, scalare il Kings Canyon, come una regina, in un bikini di Gaultier, con lustrini, tacchi a spillo e la tiara.”

L’elenco delle cose da fare in Australia diventa pericolosamente lungo.

Mai lasciare il sentiero conosciuto per quello nuovo


Foto: Let's Eat


Adoro le scelte irrazionali. Quelle che prendi senza un motivo e ti fan scoprire cose nuove. Piccole sorprese in una giornata piatta.
Birreria. Sul menù vantano 600 tipi di birra. La scelta è facile. XXXX Australia. È pure buona

martedì 8 giugno 2010

Motivo numero tre: Work&Travel Visa




“Cosa vuoi fare da grande? La ballerina?”
“No. Il muratore”
Davanti a casa mia quando avevo sei anni hanno costruito un palazzo. Era maggio. Il sole splendeva ed io ammiravo questi uomini che a petto nudo cantavano e scherzavano. “Questa si che è vita!”. Santa ingenuità.

Quando i miei mi hanno scoperta a fischiettare in balcone con loro mi hanno chiusa in casa. Ancora mi chiedo come mai.

In Australia potrò dare finalmente libero sfogo alle mie passioni infantili. I lavori che si possono intraprendere sono tanti. Cameriera. Minatrice. Commessa. Ballerina di lap-dance. Maestra di italiano. Raccoglitrice di frutta. Cow-girl. Hostess. Muratore!!

Qualsiasi cosa che in Italia non farei mai. Ma in Australia suona tutto molto più interessante.

lunedì 7 giugno 2010

Maledettissimo Flickr



Foto: Dad and Uncle Phils jetty
Originally uploaded by john white photos




Flickr+voglia di viaggiare=cazzeggio infinito.

La mia tesi soffre immensamente. Io sogno cieli azzurri e mare e deserto. Ancora non riesco a credere che lo sto facendo. Come minimo pioverà ininterrottamente.

Back to work

domenica 6 giugno 2010

Motivo numero due: gli Italo-australiani


(Per non dimenticare che anche noi siam stranieri in casa altrui)

Un poco di statistiche (e vane considerazioni):

L’Australia è il sesto paese al mondo per estensione ma ospita solo 21 milioni di persone...in Italia siamo ormai 60 milioni. Se queste sono le premesse spero di avere a mia completa disposizione un’intera carrozza della Metro. Detesto il contatto fisico.

Gli italiani sono il quarto gruppo etnico dell’Australia. Prima di noi inglesi, irlandesi e scozzesi. Ben 316.900 “australiani” dichiarano di parlare italiano a casa. L’italiano è quindi la seconda lingua parlata in Australia dopo l’inglese.

Ma il 63% degli italo-australiani sono ultrasessantenni. Tramonta veloce il sogno di sposare un italo-australiano. In fondo meglio così.

Natalie Imbruglia è italo-australiana. Pare essere nipote di un emigrante di Lipari. Ha cantato All the Magic, canzone contenuta nella colonna sonora del film delle Winx. E ancora mi chiedo il filo logico di tutto questo.

Wikipedia si dimostra come al solito ricca di noiosissime informazioni. Forse era meglio parlare dei koala. Oppure dedicarmi alla tesi.

sabato 5 giugno 2010

Dieci serissimi motivi per andare in Australia.


Studio. Esami. Tesi. Laurea.
Australia. Due giorni di viaggio e nessun programma. Perché? Non ne ho la più pallida idea. Fascino misterioso ed ancestrale dell’isola lontana. Ma ogni volta che me lo chiedono mi gettano nel panico. Devo trovare 10 validissimi e serissimi motivi per passare tre mesi all’avventura in Australia. E giustificarmi l’angoscia e la preoccupazione a cui sto consapevolmente e goduriosamente sottoponendo mia madre.


Motivo numero uno: lui.