Lo ammetto. Avevo bevuto.
Un bicchierino. O forse due.
Ma non è quello.
Di solito le panchine le vedo. Anche al buio. Anche con due bicchierini in corpo.
Non riesco a capire come ho fatto questa volta a rovesciarmela addosso.
Continuo a sostenere che gli oggetti provino un insano gusto a mettersi sulla mia strada.
Per complicarmi le cose. E questa volta mi sono fatta male.
Ho una caviglia che sembra quella di un lottatore di sumo. Dentro un praticissimo ed estivissimo gesso. E pulsa.
C'ha messo un po' prima di inizare a farmi male.
Nel frattempo sono riuscita a tornare in pista.
Farmi venire un calo di pressione.
Non capire più dove fossi.
E gettare le braccia al collo della mia amica:
"Marta. Marta. Sto male"
"Quella non è Marta. E' Morena, la mia ragazza!"
Ho rischiato di farmi picchiare da qualche camionista gelosa.
Mi perdoni se ti dico che quando Silvia me l'ha raccontato non ho potuto evitare di sorridere un po'? (okay, ho riso).
RispondiEliminaMa ridendo un po' si guarisce prima, right?
:D
_Marie
non hai idea di quanto ha riso mia madre...e poi, se non mi metto in situazioni paradossali non son contenta...
RispondiEliminanon vedo l'ira di raccontarvi quelle australiane ...eheheh
marta era sulla panchina affianco che osservava la scena divertita, convinta che francesca stesse solo rimorchiando. francesca è un caso umano, ammettiamolo! (tanto lovvo per francesca)
RispondiEliminafrancesca non è un caso umano. francesca è una fantastica e simpaticissima persona che ama prendersi poco sul serio e condividere le sue disavventure. francesca for president.
RispondiEliminafrancesca ha anche un grosso grosso ego
RispondiEliminane hai mai dubitato baby?? ;)
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